Succede raramente che mi metta a leggere commenti sotto ai post, ieri me ne è apparso uno, solo il commento, manco il post e recitava più o meno queste parole: “lasciatelo in pace sono anche io una mendicante, merdeee”. Incuriosita andai a leggere il post originale c’era un signore anziano, forse un clochard e un chihuahua al guinzaglio. Gli altri commenti dicevano che probabilmente era stato rubato perché il cane era impaurito. Ora prima di condannare le persone bisogna sempre approfondire con le autorità, ma in genere chi ruba i cani con lo scopo dell’accattonaggio non sono gli anziani, ma un altro tipo di persone.
Difficilmente un senza tetto si mette a scrivere su fb, perché molti di loro sono anziani, lei, che chiamerò Sara, (nome di fantasia) è una giovane ragazza di soli 25 anni.
L’ho subito contattata e mi ha raccontato la sua incredibile storia:
E’ scappata da casa a soli 17 anni, a causa dei grossi problemi che aveva con la sua famiglia, talmente grandi che fa fatica a raccontarli. In strada si sentiva al sicuro anche perché al suo fianco c’era il suo cagnolino Blasco.
Vivere in strada significava evitare
quello che ho provato ad immaginare. Col tempo Sara impara ad amare la sua nova casa: la strada.
Riesce ad avere una tenda dove dormire.
Un giorno di circa due anni fa, vede un suo amico morire davanti ai suoi occhi, aveva con sé due cagnoline Pupi e Nancy, quest’ultima anziana. Sara senza pensarci due volte le ha prese e le ha portate con sé. Non voleva che finissero in canile o in mano a persone sbagliate.
Le cagnoline inizialmente spaesate, per la perdita del loro proprietario, col tempo si sono affezionate a lei.
Per una ragazza di soli 23 anni badare a tre cani era dura, ma lei con grande tenacia è riuscita sempre a cavarsela e a non far mancare niente ai suoi angeli che ama con tutta se stessa.
Per Sara arriva l’amore e un camper, i due ragazzi vivono lì dentro con i loro angeli.
Poi una delle cagnoline Pupi è rimasta incinta, è riuscita a piazzare tutti i cuccioli e ne ha tenuta solo una, Puma.
Mi ha mostrato le foto del suo camper, una cosa mi ha colpito molto, la quantità enorme di cibo che ha per i suoi angeli pelosi. Le ho chiesto come riesce a reperirlo, lei mi ha risposto che ha tanto cibo grazie alle collette alimentari e alla bontà delle persone che li aiutano.
Ogni tanto i suoi quattro cagnoloni vogliono mangiare anche il cibo umano e i due ragazzi li accontentano.
Ho chiesto a Sara come fa con le spese mediche? Lei mi ha risposto che sono cani resistenti che avendo vissuto in strada hanno molti anticorpi. Solo in due
occasioni è dovuta ricorrere al veterinario, la prima è quando Puma era cucciola, ha avuto la parvovirosi, Sara ha combattuto con tutte le forze pur di riuscire a farla sopravvivere e c’è riuscita.
La seconda Pupi ha avuto un fungo nella zampa, lei premurosa e con pochi soldi l’ha portata dal veterinario che capendo la situazione non le ha fatto pagare il conto.
Questa storia insegna che i cani a differenza di noi, non guardano i soldi che hai in tasca, ma l’amore e le cure che ricevono. L’uomo sbaglia quando giudica in base a ciò che vede. Ogni binomio che incontriamo ha una storia a sé e dobbiamo imparare a non puntare il dito se non si conoscono le storie che ci sono dietro a chi detiene un cane.
Sara ama talmente gli animali, che ha un sogno nel cassetto, aprire un rifugio per animali in difficoltà.
Che dite vogliamo aiutarla a realizzarlo? Lei si trova a Genova e se qualcuno vuole darle una mano a realizzare questo sogno, scrivete a redazione@rbi.one