Mi hanno appena segnalato un altro articolo che sono già in fibrillazione per la marea di inesattezze scritte.
Il Bouledogue francese è una razza a pelo corto, se oggi vediamo un numero crescente dei cosiddetti Fluffy o Mogwai, quella è l’ennesima trovata dei trafficanti di cuccioli e non degli allevatori riconosciuti.
Ma spieghiamo bene cosa è il vero bouledogue francese a pelo lungo.
Ogni diecimila accoppiamenti può capitare che possa nascere uno o più cuccioli di bouledogue francese con il pelo lungo, hanno il pedigree, qui parliamo di cani di razza, perché hanno il loro documento d’identità che li definisce tali. Quando in un allevamento accade ciò, il kennel club francese non ti dice “il pedigree non te lo do”, ma lo rilascia con la dicitura “non idoneo alla riproduzione”, sono cani che devono essere ceduti dietro un rimborso spese e sterilizzati, o almeno con l’obbligo di sterilizzazione.
Il PELO LUNGO NEL VERO BOULEDOGUE FRANCESE E’ UN DIFETTO.
Io ho un bulldog inglese con un occhio blu, idem, anche se gli occhi azzurri li amiamo, non sono ammessi dallo standard e lo standard è una cosa seria, ma si vede che molti non sanno ancora cosa è uno standard di razza.
Il pelo lungo nei bouledogue francesi esce fuori per colpa di un gene recessivo, ma ripeto non lo vedrete spesso in giro con il pedigree ENCI FCI. Ne hanno tanti i trafficanti, perché li stanno accoppiando con i chihuahua a pelo lungo e stanno investendo soldi per lanciarli sul mercato.
Un cane di razza che presenta difetti genetici, deve avere comunque un pedigree.
Per essere più chiari, se nasce un bambino con problemi genetici, comunque si rilascia il suo documento d’identità, è ovvio però che crescendo, dovrebbe evitare di procreare, perché altrimenti il rischio di trasmissione della sua malattia genetica, è alto. Questo non implica che non può avere il suo documento d’identità.
I trafficanti li stanno vendendo senza pedigree o corredati di “pedigree del valore della carta straccia”.
Veronica Cucco
