Alla fine tutti i nodi vengono al pettine e il cerchio comincia a stringersi, non è bastata la campagna diffamatoria su larga scala piena di minacce nei miei confronti, non è bastato l’incendio della mia auto, a farmi desistere dal volerlo fermare a tutti i costi, quello che state per ascoltare in una telefonata, vi chiarirà per sempre ogni dubbio sulla vera natura spietata di Paolo Pecoraro, che non ha interesse né per le persone né per i cani, ma ha solo fame di soldi e di un’ostentazione del materialismo per sentirsi più forte e sicuro.
La storia si arricchisce di altri particolari raccapriccianti, molte cose nessuno di voi ne era al corrente, ma finalmente ora iniziamo a definire il quadro della situazione, grazie ad una valida testimonianza, questa volta non sono io a descrivere il personaggio che da anni si arricchisce sulla pelle dei poveri cuccioli e se ne frega dell’inferno che vivono le fattrici delle PUPPY MILLS. E’ una ricorsa all’oro senza il minimo rispetto né delle persone, né degli animali. Ormai siamo pieni di testimonianze di persone con cani malati che vivono l’inferno ogni giorno, perché ai trafficanti cosa gli può importare della vostra e della salute del cucciolo o delle loro mamme? A lui interessa mostrare il villone nelle dirette, il macchinone con un garage con tutte vetrate in bella vista, il rolex d’oro al polso da 20.000 euro, un arredamento finto luigi XVI, che assomiglia molto a quello dei Casamonica. Invece di fare un corso di autostima, rincorre i soldi e questi soldi per lui sono una vera ossessione, perché tutta la sua vita gira intorno al denaro, non ha un solo valore che lo descrive, ma il male, quello che ogni anno infligge a migliaia di cuccioli che preleva dai contadini e li porta in Italia.
Chi parla dall’altra parte del telefono è la sua ex moglie, una donna che ha vissuto il suo inferno nel periodo in cui era legata a lui, nonostante tutto si dà ancora delle colpe. Mentre mi raccontava la loro storia, quello che ha subito, raccontandolo anche con una calma e razionalità impeccabili, i brividi scorrevano sulla mia pelle, perché dal suo racconto emergono dei fatti davvero sconcertanti.
Sono sicura che lo ascolterete fino in fondo, perché tutta la telefonata è una continua rivelazione scioccante.
Il mio unico scopo è fermare questa mattanza di cuccioli, di fattrici e di persone che purtroppo non hanno la cultura della vera cinofilia e nonostante i mezzi che oggi abbiamo a disposizione, non riescono proprio a documentarsi. Molti di loro non capiranno mai, perché completamente soggiogati e diventano complici dell’inferno che vivono queste anime innocenti.
Per qualsiasi richiesta o informazione info@rbi.one
Veronica Cucco
Rimanete collegati alla mia pagina facebook per avere sviluppi.
Un peccato non poterlo far sentire e condividere con più persone possibili , per aprire gli occhi a chi compra cuccioli ???.
Oriana puoi diffonderlo dove vuoi c\’è il tasto condividi
Mia figlia, sbagliando, ha acquistato a caro prezzo un loro cucciolo ed è stata un\’esperienza ORRIBILE. Purtroppo vittima della sua stessa ignoranza e invogliata dalla grande pubblicità e propaganda che questi personaggi usano, facendo credere alla gente che i loro cani sono ricercati e molto rari. Certo, ci sarebbe da domandarsi perché così \”RARI\”, dato che negli altri allevamenti ENCI NON ESISTONO! Ma standard e pedigree a parte (anche se sarebbe giusto approfondire anche la presunta validità della documentazione che ti viene recapitata brevi manu col cane), ecco che il nostro cucciolo ha iniziato a presentare gravi problemi di salute da subito, tra cui diarrea. Portato immediatamente dal nostro veterinario, è stato riscontrato un grave problema respiratorio ed abbiamo dovuto sverminarlo. La beffa è che \”I Cuccioli di Carlotta\” si autodefiniscono \”i numeri uno\”… sì, N° 1 della truffa e della sparizione. Infatti il sig. Pecoraro e la sig.ra Katerina sono spariti appena saputi i problemi di salute del cane. Sia io che mia figlia siamo state bloccate al telefono e dai canali social. Tra l\’altro il cucciolo è poi risultato pure idrocefalo, ci è stata suggerita un\’operazione chirurgica che però non abbiamo dovuto affrontare poiché il cucciolo, purtroppo, è morto prima. I sig.ri Pecoraro e Beresova che, alla prima avvisaglia di problematiche di salute sono spariti, non hanno garantito né il minimo supporto né alcun tipo di collaborazione, ma li voglio informare che è stata effettuata autopsia dal Dipartimento della Clinica Universitaria di competenza e che tutto è stato riportato nero su bianco, abbiamo già dato mandato al nostro legale per ottenere giustizia, poiché non si può lucrare così sulla pelle di animali e su persone ignare, fregandosene delle leggi italiane. La loro sede (quale poi???) sarà pure in Slovacchia, ma commerciano soprattutto in Italia (testimonianza sono le persone che scrivono loro su facebook e su instagram)! Spero che questa mia esperienza possa essere utile a chi, abbagliata da foto di cuccioli dagli occhi azzurri, decida di acquistare un bulldog francese \”esotico\” da questi personaggi: INFORMATEVI PRIMA, CHIAMATE L\’ENCI, parlate con un VETERINARIO, INFORMATEVI SUL TRAFFICO DI CUCCIOLI DALLA SLOVACCHIA, PARLATE CON UN ALLEVATORE ITALIANO E FATEVI SPIEGARE TUTTO SU QUESTA RAZZA e su COSA SIA UN VALIDO PEDIGREE. INFORMATEVI PRIMA!!!!!!
Grazie per la sua preziosa testimonianza