Quando si parla di cani è come se un muro si abbattesse di fronte all’essere umano, un muro insormontabile fatto di alibi, luoghi comuni e venditori di fumo. L’ignoranza cinofila uccide ogni anno migliaia di cani. Sull’ignoranza fanno leva gli sciacalli, gli avvoltoi, i commercianti, i trafficanti. L’ignoranza in cinofilia è una piaga che crea danno non solo alle persone, ma in primis agli animali stessi. Se all’ignoranza si unisce la moda e il voler per forza un cane di razza “raro” oppure simil razza, pagando due lire, allora quel muro cresce ancora di più, ed è inutile tentare di buttarlo giù, perché ci si scontra con una chiusura mentale quasi patologica. Qualche giorno fa ho posto un quesito chiedendo quanti cani avevano il pedigree, è emerso che moltissimi cani non hanno il pedigree E.N.C.I.. Non smetterò mai di dire che un pedigree costa 30,00 euro ed è la carta d’identità del cane di razza. Se tutte le persone pretendessero un cane col pedigree i trafficanti sparirebbero. La gente non parla mai dei propri errori commessi sull’acquisto di un cane sprovvisto di pedigree, tira fuori gli alibi più assurdi, “l’ho salvato da morte certa”, no! Hai solo contribuito ad alimentare la morte di altri cani, è difficile ammetterlo a se stessi figuriamoci agli altri! “Il pedigree non mi interessa io lo amo e guai a chi me lo tocca!” Non mi stai dicendo altro che hai sbagliato ma l’amore supera ogni cosa, sono due cose nettamente distinte, l’amore è un sentimento bellissimo, le azioni sbagliate non vanno confuse con i sentimenti! “Non devo fare esposizioni, non deve accoppiarsi” Altro alibi, il pedigree è una garanzia di appartenenza alla razza, dietro al pedigree c’è una persona identificata dall’E.N.C.I., spesso ha una ragione sociale, una partita Iva, se hai problemi con il tuo cucciolo intervengono le leggi, un trafficante sparisce e diventa irrintracciabile. Quante volte controllate la provenienza del cibo che acquistate? Perché preferite prodotti Made in Italy piuttosto che prodotti di dubbia provenienza? I vostri alibi uccidono altri cani, perché se commettete errori e non lo ammettete, date modo ad altre persone di imitarvi. Quando si dice “io lo amo alla follia e non mi frega nulla del pedigree” non fate altro che alimentare tutti gli altri a dire la stessa cosa. Se leggete i post aperti inerenti al pedigree le risposte di chi non lo ha, sono tutte uguali. Allora mi pongo una domanda, come si fa ad amare solo ed esclusivamente un cane e non pensare alla fine che possono fare tutti gli altri? Questo non è amore è semplicemente egoismo, l’amore per gli animali è esteso a tutte le creature, non solo a quello che abbiamo in casa. Non confondete l’amore con il puro egoismo o possessione! Amare vuol dire cominciare ad ammettere i propri errori, vuol dire comunicare agli altri i propri errori, affinché non vengano ripetuti da altre persone. Io sono disponibile a raccontare tutte le vostre esperienze sbagliate, anche in forma anonima, non coprite i trafficanti, voi siete vittime quanto i vostri cani, non bisogna vergognarsi di aver subito una truffa, ma cercare di riparare insegnando agli altri, solo attraverso le ammissione e l’apertura mentale, le cose possono cambiare. Non agite mai d’istinto quando acquistate un cucciolo, informatevi, non chiedete mai i nomi degli allevamenti, ma chiedete i requisiti che deve avere un cucciolo per essere considerato sano e in salute, il contratto di compravendita che vi tutela, i test, i genitori visibili, i vaccini, le sverminazioni, studiate il pedigree, chiedete in giro, non fermatevi al primo venditore, non fatevi abbindolare dai venditori di fumo, siamo pieni, sono dei veri maghi. Continuerò a ribadire che il cane può essere un’esperienza bellissima o un terribile incubo, tutto dipende dalla cultura cinofila.
Veronica Cucco
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