I raduni bulldog che fanno solo bene all’egocentrismo dei padroni.

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Il mondo bulldog sta attraversando in Italia, uno dei periodi più bui della storia.  Qualche giorno fa proprio su RAI3 è andata in onda una trasmissione in cui si sottolinea di fare attenzione a non sponsorizzare le razze brachicefale, proprio perché sono razze estremamente a rischio. Guarda la puntata

Io stessa ho scritto qui nel mio blog un articolo sui calciatori e personaggi noti che, probabilmente ignari, hanno acquistato meticci esotici di boule, altra pessima pubblicità per i poveri cani e ottima pubblicità per i trafficanti.

Da tempo avevo intenzione di scrivere questo articolo, ho sempre evitato, perché sicuramente alzerà delle polemiche non indifferenti. Infatti da tempo, sembra che siamo arrivati ormai alla 20° edizione del raduno massacro bulldog, si  organizzano queste manifestazioni record. Non riesco a definirlo diversamente, questi mega raduni che fanno solo bene ai padroni e non ai bulldog, arrivano a dei numeri esagerati.  L’ultimo presentato a Roma è stata una passeggiata sotto l’acqua e il fango. Ma a chi fa bene tutto questo? All’organizzatore giornalista, che non fa altro che ambire alle prime pagine di riviste quotidiani e servizi TV, fa bene a chi vende i gadget, un buon momento per approfittare di vendere con la scusa di aiutare i rescue. Ma ai bulldog chi ci pensa? Ho avuto un attimo di rabbia un giorno quando una ragazza ha pubblicato il video della sua bulldog che durante uno di questi raduni, era stata brutalmente morsa. Per carità un caso ci può anche stare, ma poteva essere evitato non andando al raduno? Abbiamo bisogno di sponsorizzare i bulldog sulle copertine dei giornali con titoli che fanno riferimento solo ed esclusivamente alla parola RECORD? Quella parola non va proprio d’accordo con la razza. Non stiamo aiutando i bulldog con queste iniziative, ma lo stiamo portando alla deriva. Questa è una pessima pubblicità che facciamo alla razza. Usate gli strumenti che avete a disposizione per far del bene agli animali non per soddisfare le vostre ambizioni. I raduni sono belli, perché il rapporto virtuale di appassionati, diventa finalmente reale e ci si capisce con chi condivide le proprie passioni, ma i raduni non devono mai superare un tot numero di cani, non ha senso, se non quello di ambire a raggiungere dei record che soddisfano più l’egoismo umano che il benessere del cane.

I raduni devono avere un obbiettivo ben preciso, ovvero accrescere il sapere sul mondo bulldog, non ha senso mostrare il bulldog all’esterno a coloro che non conoscono nemmeno il nome della razza. I raduni devono essere chiusi non mostrati nei luoghi affollati. Non possiamo permetterci di fare errori così gravi in questo periodo, quando i rescue scoppiano di presenze e le c

essioni sono all’ordine del giorno.

Con gli strumenti che si hanno a disposizione si può dare il via ad un sacco di iniziative benefiche per la razza, come per esempio entrare nelle scuole, visto che i bulldog sono i migliori amici dei bambini, insegnare loro il rispetto animale, qui, invece si fa tutto il contrario di tutto. Sono a favore dei raduni quando si mette al centro dell’attenzione il benessere animale, non l’egoismo umano.

Veronica Cucco

 

 

 

1 commento

  1. Discordo completamente. Sono incontri in cui i padroni dei bulldog si incontrano per fare giocare i loro cani. Perché in Italia quando qualcuno organizza un’attività gratuita senza scopo di lucro, c’è sempre qualcuno malizioso che lascia sottendere secondi fini?

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